martedì 24 aprile 2012

Scrivere come primo passo allo studio.


Futuro futuribile?!?

In un'epoca in cui le tastiere dei PC sono presenti in ogni scrivania, le tavolette grafiche hanno sostituito tela e pennelli e i tablet fanno da ibrido alle due cose c'è ancora spazio per la scrittura?
Domanda retorica stupida e provocatoria. Certo che c'è spazio per carta e penna.
Noi studenti lo sappiamo meglio di chiunque altro.
Nonostante l'esistenza di ebook, versioni digitali dei libri di testo e programmi di appunti su tablet il piacere della scrittura resta immutato, dello scorrere della penna sul foglio, le nostre idee che si materializzano, prendono corpo e anima, la nostra personalità che emerge dal nostro modo di tenere la penna e di scrivere.
I libri inoltre restano insostituibili, per il modo in cui ci appropriamo di ogni pagina, per il piacere tattile nello  scorrere le pagine, per l'odore inconfondibile e familiare della carta e anche per motivi di salute (la retroilluminazione dei display stanca molto la vista,ebook esclusi).
Sarò forse un conservatore ma, dopotutto, l'Homo Sapiens ha brancolato nel buio per 60.000 anni prima di rendersi conto di aver bisogno di un modo per capirsi coi suoi simili! Perché rinnegare ciò che ci ha resi grandi? Non si può, ed è per questo che non lo faremo.
La scrittura sopravviverà ai secoli, alle nuove rivoluzioni digitali, alla (presunta) fine del mondo. 
E di questo sono pienamente convinto.


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